La brand reputation è quell’aura di carisma che circonda un brand e trasmette i valori di una marca. Ecco cos’è, come misurarla e come fare un’analisi.
Cos’è la brand reputation?
La brand reputation o corporate reputation identifica la reputazione di una marca o di un’azienda.
Con questa si intende l’insieme di valutazioni, percezioni e aspettative che gli utenti hanno nei confronti di un’azienda, un privato o un brand.
Tale percezione risulta dallo storico, dalla comunicazione e dalla condotta che l’azienda o il privato ha nel corso del tempo, tanto offline come online.
Nel secondo caso si parla di reputazione digitale.
Una buona reputazione è fondamentale per emergere in qualunque ambito, soprattutto lavorativo.
Di fatto, sempre più privati e aziende si affidano a specialisti di brand reputation per migliorare l’interazione con gli utenti.
Secondo l’articolo dell’Harward Business Review, le aziende con una debole strategia di brand reputation spendono il 10% in più negli stipendi.
Questo incremento serve per convincere i candidati a scegliere quel lavoro piuttosto che un altro.
Si tratta di una spesa inutile che puoi risparmiarti agendo in termini di protezione del tuo brand.
Come misurare brand reputation?
La reputazione positiva o negativa della tua azienda può essere misurata.
Ciò può aiutarti nel comprendere i punti deboli della tua reputazione aziendale e intervenire per incrementare la clientela.
ReputationUP ha brevettato il più completo strumento che unisce risk intelligence, global compliance e web analysis.
Si tratta del Reputation Score.
Questo tool ti permette di calcolare il valore di un’entità fisica o giuridica attraverso analisi in un sistema globale di lingue, paesi, fonti.
A partire da quelle informazioni determina il valore reputazionale e l’indice di rischio connesso all’entità con un punteggio che va da -100% a +100%.
Le categorie digitali che il Reputation Score prende in considerazione sono:
- Presenza online;
- Temi caldi/freddi;
- Hashtag/emoji tracking;
- Buyer analysis;
- Analisi dei competitor;
- Analisi dei contenuti;
- Influencer analysis;
- Brand awareness;
- Analisi del dominio;
- Web design;
- Analisi SEO;
- Market trends.
Tutto ciò attraverso un’approfondita analisi di surface web, deep e dark web.
Come aumentare la brand reputation?
Un modo per aumentare la brand reputation, è considerare i parametri analizzati dal Reputation Score.
Così facendo, si può avviare una strategia che implementi la percezione positiva della tua attività al pubblico.
Gli aspetti sui quali puntare sono riconducibili a quattro macrocategorie:
- Tracciamento delle conversazioni online: sapere cosa si dice di te e del tuo brand online ti fa prendere consapevolezza di quale sia la tua reputazione online e identità digitale.
Questo primo passo è fondamentale perché la percezione che tu hai del tuo brand potrebbe non essere la stessa che hanno i tuoi clienti.
Inoltre, così puoi avere il controllo anche sui tuoi competitors: sapendo quali sono i temi di tendenza, potrai anticipare le loro mosse.
- Piano di crisis management: avere un piano di gestione in caso di eventuali crisi reputazionali, minimizza l’effetto che queste potrebbero avere sul tuo brand.
Come riportato nel dodicesimo report Global risk management survey realizzato da Deloitte, il 48% delle aziende analizzate conduce un’analisi del rischio annuale;
- Comunicazione con i clienti: il cliente è un elemento senza il quale il tuo brand non può sopravvivere.
Ascoltare le opinioni di chi ha acquistato i tuoi prodotti e servizi e sii attivo nel rispondere ai feedback.
Le risposte rapide, esaustive e dal tono gentile, hanno un effetto positivo sulla tua immagine, riuscendo a convertire anche una recensione negativa in un’opportunità per la tua azienda;
- Content marketing: pianificare una politica aziendale basata su pubblicità mirate e contenuti gratuiti, può incentivare la percezione positiva nei consumatori.
In questo senso il neuromarketing sarà il tuo alleato migliore: così potrai studiare il comportamento dei consumatori ed usarlo a vantaggio di una campagna mirata.
Così facendo, tutti gli ambiti del tuo brand saranno coperti.
Oggi i social network rivestono un ruolo fondamentale nella comunicazione e, di conseguenza, nella costruzione della brand reputation.
Gran parte delle interazioni dei consumatori avvengono online, motivo per cui avere una presenza costante e di qualità sui social spesso corrisponde ad un impatto positivo sul mercato.
Secondo una ricerca di Hubspot, le probabilità di acquisto aumentano del 71% in base ai referral sui social media.
Non solo le recensioni ma anche i contenuti spingono gli utenti ad affezionarsi ad un marchio.
Ecco alcune indicazioni da seguire per avere dei social network professionali che aiutino la tua brand reputation:
- Scegli i colori giusti per le grafiche e per il logo.
Come si legge nell’articolo di Forbes, il colore influisce sul riconoscimento del brand per l’80%;
- Non limitarti a postare foto e contenuti testuali, gli utenti apprezzano molto anche i video.
Che siano brevi e puntino sulle emozioni;
- Collabora con influencer del tuo settore.
Cerca l’appoggio di personalità famose ed influenti nel tuo ambito di lavoro: il loro pubblico diventerà il tuo pubblico.
Considera che la presenza sui social network ti aiuta anche a rafforzare la tua presenza nelle prime pagine di Google.
Che differenza c’è tra brand awareness e brand reputation?
Per capire la differenza tra brand reputation e brand awareness, prima bisogna capire cosa si intende con la seconda.
Stando alla definizione del Cambridge Dictionary, brand awareness indica:
“Il grado in cui le persone hanno familiarità o preferiscono un particolare marchio.”
In altre parole, la brand awareness è solo uno dei parametri considerati nella brand reputation ed è correlato alla riconoscibilità del marchio.
La reputazione, invece, include le modalità di interazione tra l’azienda e i clienti.
Per tale ragione la brand reputation si misura attraverso parametri soggettivi e qualitativi, che rispondono al modo in cui il pubblico reagisce all’immagine del brand e ai prodotti che offre.
Contatta degli specialisti in gestione della reputazione online: con ReputationUP puoi pulire, monitorare, proteggere e migliorare la tua reputazione online.
Come si calcola l’awareness?
Quando si ha l’esigenza di calcolare la brand awareness bisogna comprendere quelle che sono le opinioni del consumatore.
Affinché ciò possa essere fatto con criterio è necessario identificare il suo valore con la cosiddetta Piramide di Aaker.
Con questo termine si identifica una rappresentazione grafica dei diversi livelli di appetibilità di un brand.
Alla base della piramide c’è l’assenza di conoscenza del marchio, mentre all’estremo opposto c’è l’identificazione massima con il brand.
La punta viene denominata top of mind e rappresenta il primo pensiero che un cliente ha quando si parla di un prodotto o un servizio specifico.
Nel linguaggio economico questo termine viene associato alla fidelizzazione del cliente.
Come si fa un’analisi di un brand?
La valutazione oggettiva dei punti di forza e dei punti deboli del tuo brand aziendale passa attraverso quattro passaggi chiave:
- Analizza il sito web: ci sono strumenti gratuiti e altri a pagamento per effettuare l’analisi del tuo sito web aziendale.
Google mette a disposizione la sua piattaforma Google Analytics, che da solo è in grado di darti delle risposte esaustive sul livello di efficienza della pagina;
- Studia il target: capire qual è il target cui si dirige il tuo marchio è utile per pianificare delle strategie mirate per età, genere e interessi;
- Spia la concorrenza: capire quali siano le strategie adoperate dai competitor può essere produttivo e intelligente.
Così facendo sarai un passo avanti;
- Posizionamento: attraverso una strategia di web marketing potrai analizzare il mercato e posizionare i prodotti nel modo migliore possibile per ottenere i risultati sperati nel minor tempo.
Tutto ciò deve rientrare in un solido brand identity.
Quali sono i valori di un brand?
Ogni azienda ha delle caratteristiche fondanti, dei valori che la identificano e la differenziano dalle altre.
Si tratta dei cosiddetti core values, o valori aziendali.
Questi vanno a costituire lo zoccolo duro della brand identity e sono ciò che guida tutte le decisioni dell’azienda.
I valori rappresentano il motivo per cui esiste il tuo brand e influiscono sia sulla comunicazione che sul marketing.
Di fatto, tracciano la direzione attraverso la quale l’azienda decide di raggiungere la propria mission.
Spesso i valori confluiscono all’interno di un codice etico, come quello che puoi leggere sul sito di ReputationUP.
I valori che l’azienda si impegna a rispettare sono:
- Rispetto per i soggetti lesi;
- Trasparenza;
- Integrità;
- Impegno.
L’importanza per il brand di compiere con quanto si propone ha una forte ricaduta sul valore di mercato del brand.
Come evidenziato dall’analisi dell’Osservatorio della multicanalità, per esempio, il 73% degli utenti valuta positivamente le marche che si schierano su temi etici e sociali.
Per il 54%, invece, questa valutazione positiva si concretizza in una preferenza di acquisto.
Come descrivere il proprio brand?
Nella gestione della tua identità digitale, la comunicazione corrisponde al modo in cui decidi di rappresentare la tua azienda agli occhi dei clienti.
Puoi descrivere il tuo brand in una maniera ottimale, fai riferimento a questi tre ambiti:
- Visione globale: stila una lista con gli obiettivi che la tua azienda vuole raggiungere.
Identifica la mission, i valori aziendali, il buyer persona e lo stile attraverso il quale intendi comunicare.
A partire da questo, veicola la tua immagine creando una narrazione fatta su misura;
- Design: la comunicazione non passa solo attraverso i proclami e le pubblicità, ma anche con lo sviluppo del brand design.
Le parole, così come le immagini, hanno un ruolo fondamentale nella descrizione del tuo brand.
Realizza un logo aziendale facile da identificare, fatto di forme semplici e immagini che siano familiari e al tempo stesso originali.
Scegli anche uno slogan che sia memorizzabile e riproducibile, fatto di poche parole;
- Storytelling: la descrizione vera e propria del tuo brand deve seguire le stesse regole della scrittura di un racconto.
Per vendere il tuo prodotto devi raccontare una storia che coinvolga l’utente e lo faccia sentire partecipe del tuo processo creativo.
Libri, video, pubblicità e podcast, sono i mezzi più utilizzati, ognuno con le sue caratteristiche peculiari.
Un elemento che non devi dimenticare: la descrizione del tuo brand deve essere coerente.
Qualunque mezzo tu stia usando e qualunque aspetto tu decida di potenziare, tutto deve sempre rimandare ad un nucleo centrale di idee.
Che cos’è il brand identity?
Con brand identity si intende l’insieme degli elementi di riconoscimento del brand.
Moltissime aziende confondono la brand reputation con il brand identity, in realtà sono due concetti separati ma che si fondono in una strategia intelligente.
La differenza fondamentale con la reputazione è che questa viene definita dall’esterno.
Sono i clienti, gli utenti, i competitor a creare la reputazione di un brand aziendale e personale attraverso commenti, recensioni, o il semplice fatto di acquistare o no da quella marca.
Al contrario, l’identità del marchio deriva da una costruzione interna, che l’azienda fa di sé stessa in prima persona.
Si tratta di tutti i valori, le aspettative e gli obiettivi che l’azienda ha e comunica a terzi attraverso la sua immagine.
In che modo la marca comunica?
Chiariamo subito un dato importante: qualunque cosa faccia l’azienda, sta comunicando con il suo pubblico di consumatori.
Le modalità di comunicazione sono varie e dipendono dallo scopo.
Tuttavia, negli ultimi anni i metodi più utilizzati sono le campagne pubblicitarie, online e offline, e soprattutto i social network.
Questa, insieme alla gestione di un blog, consente di coprire meglio la presenza online e, di conseguenza, di utilizzare l’algoritmo di Google a proprio vantaggio.
Ecco quali sono gli aspetti sui quali devi agire:
- SEO: attraverso la scrittura di contenuti nuovi e di tendenza, potrai avere un migliore posizionamento nelle prime pagine del motore di ricerca.
Sfrutta le keyword per generare traffico sul tuo sito e aumentare il suo livello di engagement;
- Blog: per sfruttare al massimo le potenzialità dell’ottimizzazione SEO, utilizza un blog.
Come evidenziato da Demand Metric, le aziende che hanno un blog generano il 67% dei lead in più al mese rispetto a quelle che non ce l’hanno;
- Social media: abbiamo già parlato dei social sia come mezzo per attirare i consumatori in maniera diretta, sia attraverso l’utilizzo di influencer.
Attento ad utilizzare ogni piattaforma social sfruttando al massimo le sue caratteristiche e distinguendo il tipo di contenuto;
- Eventi e gadget: sempre più aziende comunicano attraverso eventi dedicati.
Offrire al pubblico dei gadget e degli accessori che richiamino la tua attività lavorativa incrementa la percezione positiva del brand.
In generale, comunicare attraverso un’immagine variegata ma uniforme, ti consente di arrivare ad una clientela ampia e potenzialmente più ricettiva.
Come si chiama chi crea un brand?
È difficile stabilire una gerarchia tra le personalità di un’azienda che si occupano di brand reputation.
Tutto ciò che si riferisce alla gestione del brand, infatti, ricade sotto la responsabilità del brand manager.
Secondo la definizione che si legge nel glossario ideato dall’ITS Machina Lonati, questa figura identifica:
“Il Brand Manager è il professionista che si occupa di ideare, sviluppare ed implementare progetti di marketing per far crescere il brand di cui è responsabile, in senso economico, strategico ed operativo.
Il suo compito è quello di valorizzare l’immagine del brand o del marchio, per aumentare le vendite e assicurare la fedeltà a lungo termine dei clienti.”
Da un punto di vista pratico il brand manager è il responsabile del marchio a diversi livelli.
Questa figura, in qualità di brand specialist, si occuperà della definizione del brand identity e di tutti quegli aspetti legati al tuo brand e alla sua reputazione.
Contatta Andrea Baggio, manager esperto di online reputation che ti aiuterà a pianificare la strategia migliore per la tua azienda.
Cosa trasmette un brand?
Un brand comunica emozioni e sensazioni a seconda di come ha costruito la sua immagine.
Ogni azienda deve avere un messaggio corporativo forte ed è ciò che deve trasmettere ai suoi consumatori.
Tale messaggio va diffuso con modalità e forme diverse a seconda del mezzo che si sceglie: blog, social network, pubblicità, brochure, ecc.
In ogni caso, al di là dei singoli strumenti, è importante che l’azienda abbia un piano di Online Reputation Management; solo così il risultato potrà essere duraturo.
Da un punto di vista generale, per garantirsi un ritorno da parte dei clienti, i brand devono trasmettere innanzitutto fiducia.
In secondo luogo, e come conseguenza della prima, devono essere considerati stabili ed affidabili.
Come rafforzare il proprio brand?
I punti principali sui quali agire sono la comunicazione e i valori aziendali: mettili al centro della tua strategia.
Nel dettaglio, vediamo quali altri aspetti puoi curare per avere una brand reputation positiva:
- Elimina i contenuti negativi: Google ti dà la possibilità di esercitare il tuo Diritto all’Oblio procedendo alla rimozione dei contenuti obsoleti che danneggiano la tua reputazione;
- Fidelizza i clienti: per rafforzare il tuo brand devi necessariamente incrementare il numero di utenti che ritengono la tua attività la migliore in quel campo;
- Etica nel tempo: un’azienda che segue un’etica condivisa rafforza esponenzialmente la percezione degli utenti.
Come già abbiamo anticipato i valori sono essenziali per ottenere un’immagine positiva nei consumatori;
- Qualità dei contenuti – Digital PR: come per ogni azienda la qualità del prodotto e della comunicazione a esso legata è essenziale per rafforzare il brand.
Investire nella sponsorizzazione di una buona comunicazione, sempre è una buona idea.
Altro modo in cui puoi avere dei buoni risultati è la gestione reputazione Wikipedia;
- Assistere il cliente: qualsiasi sia l’attività legata al tuo brand avrai sempre l’esigenza di risolvere alcuni problemi legati al prodotto venduto.
Un’assistenza clienti di qualità ti permette di rafforzare il marchio e di fidelizzare l’utenza nel corso del tempo.
Quanto detto finora ti servirà per costruire una solida identità aziendale e, di conseguenza, per dare forza al tuo brand.
Quali sono le dimensioni che influenzano un brand?
Le componenti che definiscono le dimensioni più influenti di un brand vengono rappresentate all’interno del cosiddetto prisma di Kapferer.
Lo schema costruito da Jean-Noël Kapferer punta a considerare l’identità di un brand come quella di una persona.
Così facendo, la marca viene studiata come se fosse un individuo.
Ecco le sei dimensioni del modello prisma:
- Caratteristiche fisiche: gli elementi oggettivi e visibili della marca, cioè cosa offre;
- Relazione: il valore aggiunto della marca;
- Riflesso: il tipo di target che viene associato alla marca;
- Personalità: il carattere, elemento fondamentale per distinguersi ed essere riconoscibile;
- Universo culturale: i valori di cui il brand si fa portavoce;
- Rappresentazione: la percezione interiore del consumatore.
Lo studio di queste categorie ti permette di avere una panoramica completa su quella che è la percezione del tuo brand.
Conclusioni
La brand reputation online e offline è fondamentale in un’epoca dove la concorrenza digitale è estremamente presente.
Se hai la necessità di migliorare il tuo marchio e vuoi farlo in modo intelligente è opportuno pianificare una strategia di marketing mirata.
Ecco le conclusioni che puoi trarre dal presente testo:
- La brand reputation o corporate reputation identifica la reputazione di una marca o di un’azienda;
- Le aziende con una debole strategia di brand reputation spendono il 10% in più negli stipendi;
- Le probabilità di acquisto aumentano del 71% in base ai referral sui social media;
- La brand awareness è solo uno dei parametri considerati nella brand reputation;
- Con brand identity si intende l’insieme degli elementi di riconoscimento del brand.
Per avere una strategia completa ed efficace, rivolgiti a dei professionisti come Andrea Baggio, CEO Europa di ReputationUP.
L’azienda ha oltre vent’anni di esperienza nella gestione della reputazione online di privati ed aziende e si conferma leader mondiale del settore.
FAQ
Riuscire a dare una dimensione più ampia al tuo brand non è sicuramente semplice, la grande concorrenza ti induce a elaborare una strategia di marketing volta su tre principi fondamentali: innovazione, qualità e pubblicità.
Gli utenti sono particolarmente suscettibili a quattro fattori: costo, esperienza, qualità e coerenza.
Queste sono le qualità che le persone usano per descrivere il motivo per cui sono fedeli a un marchio.
Per migliorare la reputazione del tuo brand punta su: migliorare i feedback; collaborazioni con influencer; investimento in un piano di risk management; rivolgerti a degli specialisti.
Mantenere una reputazione positiva del marchio aumenta la fedeltà dei clienti, crea fiducia e ti aiuta a posizionarti all’interno della tua nicchia di mercato.
Con le tattiche di online reputation management e brand protection, puoi facilmente migliorare la tua reputazione.