La diffusione delle fake news sta diventando un problema per milioni di aziende e privati, vittime di chi vuole screditarne l’immagine a scopi ricattatori: ecco come cancellare notizie false dal web anche nel 2021.
Negli ultimi anni si è purtroppo diffuso un fenomeno decisamente negativo, sia dal punto di vista etico che dal punto di vista informativo.
Ti sto parlando della diffusione di notizie false sul web (fake news), capaci di scatenare veri e propri scandali mediatici e in alcuni casi sfociando addirittura in reati come revenge porn e cyberbullismo.
Perché si sono diffuse le notizie false sul web
Le fake news si sono espanse a macchia d’olio.
Numerosi siti Internet – pur di ricevere visite e like sui social media – pubblicano notizie false e diffamatorie su diverse personalità, specie se famose o dedite a ricoprire un ruolo sociale rilevante e prestigioso.
Alcune piattaforme web, in primis Facebook, si sono mobilitate (inutilmente) per combattere questa tendenza.
Gli utenti hanno la possibilità di segnare le fake news allo staff del social media, affinché vengano rimosse o limitate per evitarne la viralità.
Ma c’è un problema enorme.
Internet è uno strumento utilizzato dalla stragrande maggioranza della popolazione mondiale e solo una minima percentuale ha le competenze per discernere il falso dal vero.
Anche perché, sempre più spesso, il falso sembra talmente vero da diventare vero: è il cosiddetto concetto della verità percepita, diversa dalla verità vera.
Conseguenza: le fake news vengono utilizzate per eliminare la concorrenza e accaparrarsi una fetta maggiore di mercato, qualunque sia la nicchia di riferimento. Soprattutto se questa nicchia è la politica.
Le conseguenze delle fake news
Le notizie false, anche se pubblicate per scherzo, possono scatenare vere e proprie crisi reputazionali con conseguenze gravissime sulla web reputation privata o professionale.
Tra le conseguenze delle fake news ci può essere la perdita del partner (falsa accusa di tradimento), di denaro (false recensioni) e persino della vita, come accaduto alla povera Tiziana Cantone.
In alcuni casi lo stress e le pressioni mediatiche diventano insopportabili.
Tieni presente che più una notizia falsa circola sui motori di ricerca e sul web, maggiori sono i danni subiti dalla vittima.
Nota bene che anche il database World-Check, utilizzato dalle banche per controllare la reputazione finanziari dei clienti, si nutre di notizie pubblicate online.
Ecco perché ho preparato – per chi ha problemi reputazionali – anche una guida su come rimuovere contenuti da Google (negativi, diffamanti e lesivi) e una guida su come modificare Google Suggest e Autocomplete.
Salvala nei preferiti o condividila con i tuoi contatti, così l’avrai sempre a portata di mano .
Come cancellare notizie false dal web
Nonostante il GDPR e il Diritto all’Oblio, purtroppo Google non sempre accoglie la richiesta di rimozione delle notizie false, poiché non conosce la realtà dei fatti e non dispone degli strumenti necessari per capire che si tratta realmente di una bufala.
In più Google non è il possessore del sito Internet contenente i dati personali della parte lesa; per questo motivo da Mountain View consigliano di contattare direttamente il webmaster del sito.
Spesso, però, il webmaster non esiste, non risponde o non vuole accogliere la tua richiesta, in base a un non meglio identificato diritto di cronaca che in realtà sovente è diritto di diffamazione online.
Insomma: l’eliminazione delle fake news potrebbe diventare un’odissea e crearti – nel periodo in cui i link restano online – problemi enormi che se non bloccati per tempo diventeranno irrisolvibili.
Ecco perchè il mio suggerimento per chi vuole davvero sapere come cancellare notizie false dal web è quello di rivolgersi a un reputation manager o a società di gestione della reputazione online come ReputationUP.
In poco tempo risolveranno i tuoi problemi.
Il diritto all’oblio
Il diritto all’oblio è una forma di garanzia attraverso la quale si prevede la non divulgazione, senza alcun motivo particolare, di avvenimenti o informazioni di carattere pregiudizievole dell’onore di un individuo, compresi i suoi precedenti penali.
Basandosi su questo importante principio, è illegale diffondere informazioni inerenti ad eventuali condanne ricevute o altri dati sensibili inerenti a tali argomenti, eccetto casi di cronaca.
Tuttavia anche in queste situazioni, la divulgazione deve avvenire in modo commisurato alla rilevanza dell’evento e al tempo trascorso dal suo avvenimento.
Ci si può avvalere del diritto all’oblio anche in caso di assenza di nome e cognome del soggetto interessato, basta solo che la notizia lo renda identificabile, anche indirettamente, per esempio attraverso la descrizione fisica, la località di residenza oppure l’utilizzo di appellativi specifici.
Questo principio è stato fissato proprio dal Garante per la privacy, poiché non sono stati rari i casi in cui è stato possibile riconoscere determinati professionisti, personaggi pubblici e via discorrendo solo per alcuni ruoli ricoperti o caratteristiche fisiche.
I dati adatti alla richiesta di rimozione
I dati idonei alla richiesta di rimozione da Google sono:
– Contenuti testuali (notizie vere e proprie);
– Documenti;
– Immagini;
– Video;
– Codici;
– Materiale con contenuti pornografici senza il consenso dei protagonisti
– Video/foto/immagini violenti;
– Dati sensibili.
L’importanza della buona reputazione sul web
Il web è ormai utilizzato da milioni di persone, sia per promuovere la propria attività professionale che per promuovere i propri interessi.
Per emergere in questo mondo dove la concorrenza è altissima è fondamentale godere di una reputazione positiva online.
Solo così invoglierai gli utenti a utilizzare i tuoi prodotti e servizi.
Risultato finale: i tuoi profitti schizzeranno alle stelle.