Queste sono le statistiche sul riciclaggio di denaro in Italia, raccolte nel 2019 dal Centro Studi di ReputationUP.
Insieme al Centro Studi di ReputationUP ho deciso di raccogliere tutte le più recenti statistiche sul riciclaggio di denaro in Italia.
Le statistiche sul riciclaggio di denaro in Italia
Il 2019 è stato un anno particolarmente proficuo per il settore del money laundering, come dimostrano i crimini commessi nel dark web e le liste World Check in materia di antiriciclaggio, il cui numero continua a crescere.
Questa pratica illecita, infatti, è ormai radicata non solo in Italia e nell’UE ma in tutto il mondo.
Tieni presente che il “fatturato” globale dei crimini finanziari supera il valore del Pil spagnolo.
Nel mirino soprattutto le banche, costrette a proteggere la reputazione finanziaria da clienti e governi coinvolti in indagini dove il riciclaggio di denaro raggiunge cifre considerevoli.
Il 13 febbraio 2019 la Commissione UE ha redatto la blacklist con 23 Paesi ritenuti a rischio da un punto di vista del riciclaggio di denaro (money laundering) e finanziamento al terrorismo (money dirting).
Secondo Il Sole 24 Ore la lista è controversa, soprattutto per la presenza tra i 23 sospettati dell’Arabia Saudita, il cui corpo diplomatico ha protestato in maniera vibrante.
Come immediata conseguenza della pubblicazione della blacklist, tutti gli istituti di credito italiani ed europei dovranno impegnarsi in controlli molto più severi in termini di Due Diligence e AML/CFT.
Le regioni italiane a più elevato rischio riciclaggio
Partiamo da un presupposto: in Italia il riciclaggio di denaro è collegato anche a una politica incerta riguardo bancomat e contanti.
Il susseguirsi di rialzi e abbassamenti per il tetto del contante, infatti, è un fattore che facilitazione operazioni non tracciabili.
Se ci aggiungi la presenza sul territorio nazionale di mafie autoctone e internazionali, oltre ad un tasso di corruzione molto elevato nel settore pubblico, avrai un quadro più chiaro della situazione.
Ecco quali sono le regioni e le province italiane a più elevato rischio riciclaggio.
Duole constatare che i casi di riciclaggio di denaro in Italia sono numerosi e coinvolgono settori pubblici e privati.
Come rivela l’ultimo rapporto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la nostra nazione si trova in un indice di rischio molto significativo per quanto riguarda il riciclaggio di denaro e, purtroppo, i picchi si registrano al centro-sud.
I settori economici a più elevato rischio riciclaggio
Per quanto riguarda i settori economici e le attività commerciali a più elevato rischio riciclaggio, si parla di rischio stimato.
Una generale carenza di dati conduce ad un’analisi esplorativa che considera 4 parametri come fattori di alto rischio:
- Uso frequente di contante
- Alti livelli di manodopera irregolare
- Opacità della struttura proprietaria
- Livelli relativamente alti di infiltrazione della criminalità organizzata
In base a questi parametri, il Centro di Ricerca Transcrime stima, quindi, classifica i settori a più elevato rischio riciclaggio.
La percentuale di imprese confiscate in Italia per provincia
Dal grafico emerge chiaramente che, laddove è più forte e radicata la presenza della criminalità organizzata tradizionale, il numero di imprese confiscate è molto più alto (aree scure).
Particolarmente interessante è il dato di destra, riguardo alla percentuale di immobili confiscati, che in alcune province del centro-nord è altissima.
Questo dato indica le aree in cui i capitali mafiosi vengono riciclati, soprattutto attraverso l’acquisto di immobili.
In conclusione, guardando il grafico, viene spontaneo pensare che tutta l’Italia sia oramai afflitta dal fenomeno dell’infiltrazione mafiosa nell’economia lecita.
Come viene riciclato il denaro in italia
Conosciamo chi ricicla (la criminalità organizzata e non) e dove ricicla.
Ora è il momento di capire come viene riciclato il denaro in Italia.
Per capirlo ci siamo rivolti direttamente all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF).
Il rapporto presentato nel maggio 2019 denuncia quali sono le principali operazioni sospette segnalate per riciclare denaro in italia.
Per SOS, quindi Segnalazione Operazione Sospetta, si intende quanto previsto dall’art. 35 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 in riferimento ai “soggetti obbligati” ad effettuare una segnalazione sospetta.
Tra i soggetti obbligati ci sono:
- Intermediari bancari e finanziari
- Operatori finanziari
- Professionisti individuali, associati o in società
- Operatori non finanziari
- Prestatori di servizi di gioco
Questi soggetti hanno l’obbligo di inviare una SOS, vale a dire segnalare tutte quelle operazioni per le quali:
“Sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa”.
Trovare una soluzione a un problema globale
Il riciclaggio di denaro è decisamente una spina nel fianco dell’economia italiana e globale, inquinata dagli affari sporchi legati a criminalità organizzata, truffe, narcotraffico e traffico di esseri umani.
Le differenti agenzie anti riciclaggio locali e mondiali si prodigano per evitare che questo fenomeno vada fuori controllo.
Ma è sufficiente?
Insomma, come altri atti legati al potere e ad associazioni criminali la questione del riciclaggio di denaro non pare riuscire a trovare una soluzione a lungo termine, e le recenti spinte indipendentiste di paesi come il Regno Unito o la chiusura di economie come quella americana potrebbero peggiorare una situazione che, ormai da decine di anni, è molto critica.