100 milioni di dispositivi venduti con Alexa preinstallato, mentre milioni di Google Home presenti solo negli USA. L’emergente mercato del vocale sta avendo una rapida crescita ed è bene restare al passo coi tempi
Se il 2019 sarà un altro anno di miglioramenti e implementazioni, il 2020 farà molto parlare di sé per quanto riguarda la ricerca vocale.
I grandi colossi stanno dedicando gran parte delle loro forze per rendere sempre più intelligenti i loro assistenti vocali. I player in campo per la supremazia della ricerca vocale sono molti, tanto attrezzati quanto agguerriti.
In particolare, i due più grossi players in questo campo sono:
- Alexa di Amazon,
- Google Assistant di Google.
A seguire nel mercato dei big abbiamo poi:
- Siri di Apple,
- Cortana di Microsoft,
- Bixbi di Samsung.
La lista potrebbe poi proseguire a lungo, contando molte altre società che stanno sviluppando i propri assistenti virtuali.
A partire da questi, si assisterà quindi all’enorme rivoluzione nel campo della ricerca online, pronta a stravolgere ogni business, dal piccolo cartolaio alla grande multinazionale, portando con sé necessari cambiamenti per chi vuole sopravvivere a questa ondata.
Cambio di regole per la SEO
Sono molte le ricerche, studiate e ancora in corso, riguardo questo emergente campo; tra le tante, le trasformazioni che provocherà sia dalla parte degli utenti che delle compagnie.
Un ricerca vocale significa un forte cambiamento per il lato SEO sotto diversi punti:
- le queries scritte contengono in media dalle 2 alle 4 parole, mentre nel parlato possono arrivare fino a 10;
- gran parte del focus andrà sulle long tail keywords, molto più diffuse nelle conversazioni a voce
- in generale nel parlato possono venire a crearsi più dubbi d’interpretazione, ad esempio se si tratta di una domanda o meno, oppure con un sinonimo più colloquiale che non è compreso nella strategia SEO;
Questa tecnologia modificherà quindi anche la reputazione online della propria azienda o di se stessi, mostrando al pubblico quanto impegno è dedicato al essere aggiornati sui cambiamenti.
Perchè essere al primo posto nella ricerca scritta non garantirà lo stesso risultato in quella parlata; e ciò si trasformerebbe in una lacuna del business e in una perdita di valore, crescente con lo scorrere del tempo.
Andiamo allora a vedere diverse statistiche riguardo la voice search, come sta impattando e come plasmerà il mondo online.
Numeri e statistiche della ricerca vocale
1. Amazon ha raggiunto quota 22,7 milioni di Amazon speakers, le serie Echo e Dots, venduti nel Q3 del 2018, portando così una crescita del 200% anno dopo anno; (Strategy Analytics)
2. Sono stati venduti più di 100 milioni di devices, Amazon e non, con Alexa preinstallato; (The Verge)
3. Google risponde con 43 milioni di Google Home presenti solo negli USA, da sommare ad altri 9 milioni presenti a livello internazionale, con guadagni per la società da 3,4 miliardi di dollari nel 2018; (CNBC)
La compagnia PwC mostra molti dati interessanti riguardo la situazione negli USA:
4. Il 57% di utenti smartphone ha utilizzato/utilizza la ricerca vocale, mentre per tablet e pc il 29%;
5. La maggior parte delle queries poste riguardano domande rapide (es. ricetta carbonara) e azioni semplici come conoscere il meteo, accendere la musica o impostare una sveglia;
6. Dalle statistiche emerge come gli utenti siano più propensi ad usare la voce per domande, chiamate e messaggi e utilizzo di altri devices connessi;
7. È stata posta la domanda alle persone prese in campione di quante volte queste interagiscono con la ricerca vocale. I risultati mostrano come il campo sia in netta espansione, dai giovanissimi fino alle fasce d’età più alte.
18 – 24 anni | 25 – 49 anni | 50+ anni | |
almeno 1/giorno | 59% | 65% | 57% |
almeno 1/mese | 33% | 29% | 40% |
almeno 1/anno | 8% | 6% | 3% |
E proseguendo con altre statistiche:
8. I Millennials sono la generazione al momento più attiva in questo mercato emergente; tuttavia la Gen Z andrà probabilmente a prendere il loro posto nel corso degli anni, alzando ancor più la stanghetta dell’utilizzo di questa tecnologia;
9. i dati mostrano come il 20% del totale delle ricerche via voce sia guidato da alcune specifiche keywords, mostrate qui di seguito:
Questo è un chiaro riferimento a ogni futura strategia SEO che comprende questa nuova via di sfruttare i motori di ricerca.
10. Nel 2022 si aspetta di vedere un grosso balzo da parte di questo mercato, con un valore previsto di 40 miliardi di dollari in America, mentre 5 in UK (TechCrunch).
Come attrezzarsi all’imminente rivoluzione
Come si può ben capire, l’ondata della ricerca vocale arriverà inevitabilmente e bisognerà essere preparati al meglio per sapere come difendersi e, anzi, saperla sfruttare a proprio vantaggio.
Oltre alla strategia SEO citata all’inizio, ci sono altre mosse da poter prendere:
- mobile-friendly dovrà essere una priorità assoluta, visto che il maggior numero di queste ricerche partono da qui;
- avere un dettagliato, ma conciso, snippet per ogni pagina del sito indicizzata;
- le pagine del sito web dovranno essere rapide a caricarsi, ancor più rispetto alla sola ricerca scritta;
- conoscere gli utenti e le loro intenzioni. Per questo consigliamo di avvalersi di un programma di analisi dati che permette di studiare che cosa le persone stanno cercando e come è possibile fornire i migliori risultati.
Sei pronto per l’inizio di una nuova era per Internet?